Le 6 regole per aumentare l’efficienza sui social media

Ho letto un interessante articolo di Neil Pateil. E devo dire che in molte cose mi ci sono ritrovata. Dagli utenti super-esigenti ai clienti ladri di tempo, un socialmediacoso deve spesso arrabattarsi per trovare il giusto equilibrio e fornire un servizio valido e professionale sempre e nonostante tutto.

La regola 101 per migliorare la produttività sui social network è questa: non permettere ai social media di rubare il tuo tempo. Molte attività sui social sono straordinariamente time consuming, senza che a ciò corrisponda un ROI altrettanto significativo. Per tutte queste attività, il consiglio è o di non farle, se si può, oppure di delegarle, considerato che non vale la pena perderci del tempo che potrebbe essere impiegato in attività più redditizie.

Ecco qui i sei suggerimenti di Neil Pateil che permettono di risparmiare il tempo speso sui social media:

1 Ricorrete al batching
Suddividete il lavoro in blocchi e lavorate a compartimenti stagni, facendo un dato numero di operazioni dello stesso tipo in fila finché non le avete terminate tutte per un periodo di tempo determinato. Più lungo è il periodo di copertura, maggiore è l’incremento di produttività che si ottiene nell’ambito della particolare attività.

Ecco nello specifico tre ambiti in cui è possibile trarre vantaggio dal batching:

1. Ricercare le idee per i futuri post: meglio farlo in un’unica pensata. Ecco alcuni spunti suddivisi per canale:

post_ideas_fb
2. Programmare i post: meglio farlo con regolarità, usando pattern predefiniti e di provata efficacia. Ogni articolo del blog o del sito istituzionale va lanciato su ogni mezzo 2-3 volte. In questo modo si aumenta la possibilità di click sul post. Ecco alcuni consigli sulla periodicità di sharing ottimale per ogni media:

sharing_timing_by_channel
3. fissare dei limiti temporali alle attività sui social. Due intervalli al giorno, di 10-15 minuti, sono sufficienti per controllare e rispondere ai messaggi più significativi postati dagli utenti. Il discorso non vale per tutti i business: quando sui social arrivano numerose richieste di supporto e assistenza, serve una risposta tempestiva alle domande ed è quindi inevitabile assegnare una risorsa ad hoc per svolgere il compito.

2 Accordate la tattica all’obiettivo

Restate aderenti al vostro obiettivo. In particolare, se:

1. state cercando di incrementare i follower: Con il follow first e utilizzando uno dei tool validi che si trovano in rete si possono ottenere ottimi risultati dedicandoci pochissimo tempo.
2. dovete generare traffico e leads: Un buon modo è condividere contenuti all’interno dei gruppi. Altre attività potrebbero essere più dispendiose che remunerative.
3. dovete costruire delle relazioni: Il modo migliore è definire una lista di influencer, scremarla scegliendo quelli significativi e iniziare a interagire one to one con quelli.

3 restringete il focus
Sui social network la coerenza è tutto. Inutile cercare di stare dietro a 5-6 social network disperdendo le forze. Meglio concentrarsi su 1-2 media dove siete sicuri di trovare il mio target. Ma come scegliere?

1. copiare la concorrenza (uno strumento utile per farlo è ricercare per parole chiave o per domini dei competitor usando Buzzsumo).
2. basarsi sui dati demografici degli utilizzatori:

channel_by_demographics
3. basarsi sul tipo di contenuti che si andranno a postare:

channel_by_type

4 seguite un calendario
In assenza di un piano editoriale la situazione sarà caotica e poco gestibile. Anche qui la coerenza è tutto. Un calendario editoriale permette di essere coerente, restare in pista e tenere traccia dei risultati.
Per farne uno, oltre al classico foglio excel, si possono usare dei tool che permettono di inserire in coda tutti i post programmati e di farli uscire in orari presettati che, in base a ricerche, li hanno fatti definire come i più efficaci. Buffer e Hootsuite sono due esempi di tool che permettono di ottenere questo risultato. Postare una sola volta un contenuto che sarà declinato e pubblicato sui social network differenti è invece una possibilità offerta da strumenti come CoSchedule e IFTTT.

coschedule

5 automatizzate il monitoraggio delle menzioni
Il tool Mention permette di raggruppare e segnalare a intervalli di tempo definiti tutte le menzioni di una data parola chiave che si sono verificate sui vari social network. Altri strumenti utili per il monitoraggio sono Hootsuite e IFTTT.

6 usate i template
Siccome ci sono attività che non si possono automattizzare, il consiglio è di usare template e automatizzare dove possibile.
Automatizzate i report social. Usate template di headlines di successo, se ne trovano tanti online. Create visual utilizzando strumenti avanzati come Canva,che vi facilita il lavoro perché permette di creare ottimi visual usando template già predisposti con le misure corrette per i vari canali social.

In conclusione, usando questi suggerimenti dovreste risparmiare tempo e denaro. Fatemi sapere se è così.

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Torna il Gunn Report, edizione 2014

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Pochi giorni fa è stato rilasciato il Gunn Report 2014.

Il Gunn Report è per molti la vera e propria bibbia dell’advertising mondiale. Il progetto nasce nel 1999 dalla mente visionaria del pubblicitario Donald Gunn, e da allora ogni anno fornisce la propria personale classifica dell’eccellenza creativa.

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Natale 2014: le pubblicità più belle

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L’amiamo. O l’odiamo. Ma comunque non ne possiamo fare a meno. Di cosa parlo? Della pubblicità natalizia che in forma di spot inonda i nostri schermi da oltre un mese. I commercial che vengono trasmessi in Italia sono principalmente innocui: qualche volta sono piacevoli, a volte commuovono, raramente strappano il sorriso. E sono quasi tutti dimenticabili senza rimorsi. Leggi il seguito di questo post »

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Facebook: 7 consigli per ottimizzare le app senza ‘Like gate’

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Dal 5 novembre Facebook ha bandito la cosiddetta pratica del “like gating” sulle applicazioni terze parti – la procedura di chiedere agli utenti di fare “Mi piace” sulla pagina per poter accedere a contenuti speciali, servizi o per partecipare a contest. In pratica le API Facebook non restituiscono più il valore fan o non fan relativo ad ogni utente e risulta così impossibile mostrare contenuti diversificati per utente fan/non fan.

La motivazione di questa decisione da parte del social network è ottenere fan più qualificati, quindi migliorare l’affinità dell’audience e incrementare lo user engagement con i contenuti della pagina. L’algoritmo di Facebook come noto squalifica le pagine che abbiano una ratio engagement / numero di fan sotto la media. Secondo un recente studio dell’agenzia Syncapse, quasi il 50% dei fan ha dato “Mi piace” a una pagina per supportare il brand, mentre il 42% l’ha fatto per ottenere un coupon o uno sconto e il 35% per partecipare a qualche contest.

LikeGate

La pratica del like gating si è diffusa da tempo come alternativa efficace e veloce per incrementare il “numero di fan” di una pagina e di conseguenza garantirsi una maggior numero di visualizzazioni sui post. I successivi cambiamenti delle regole di visualizzazione dei contenuti nel newsfeed degli utenti hanno reso obsoleto questo sistema.

Ora Facebook con questa modifica toglie ogni dubbio, ma lascia anche molti marketer orfani del meccanismo. Anche se il sistema del Like Gate è ormai bandito, può essere ancora desiderabile per un’azienda aumentare il numero dei fan.

Ecco le sette strategie più efficaci per farlo:

1.  Proteggi la tua pagina da fan di bassa qualità. Puoi restringere l’accesso della pagina, ad esempio mantenendo la visibilità solo per certi Paesi o escludendone altri. È un ottimo modo per tenere alla larga gli utenti fake come anche gli spammer, e consente di indirizzare correttamente i propri messaggi: ad esempio inutile parlare worldwide, se l’azienda vende prodotti solo in area UE.

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Ecco come customizzare la visibilità della pagina per Paese. La restrizione per Paese è un ottimo strumento per non disperdere visualizzazioni su aree poco interessanti per il proprio business.

2.  Utilizza il meccanismo dell’action-gate, chiedendo agli utenti di darti le informazioni che ti servono –l’email, il numero di telefono, la location ecc. – in cambio dell’accesso ai contenuti della pagina o all’applicazione. Molti brand lo declinano come un form che gli utenti devono compilare inserendo le informazioni richieste, prima di poter accedere ai contenuti.

Anche se non si può più distinguere se un utente è fan o no della pagina, è sempre possibile mettere un gate per accedere ai contenuti di altro tipo: il meccanismo si chiama action-gate.

Anche se non si può più distinguere se un utente è fan o no della pagina, è sempre possibile mettere un gate per accedere ai contenuti di altro tipo: il meccanismo si chiama action-gate.

 3.  Disegna la pagina per favorire il Like e l’engagement. È legittimo chiedere esplicitamente ai tuoi utenti di diventare fan ricordando che facendolo riceveranno gli aggiornamenti dalla pagina, con news in anteprima, promozioni, concorsi ecc. È probabile che chi visita la pagina sia interessato anche al brand e al prodotto e quindi chiedere il Like può far guadagnare fan alla pagina. Alcuni brand utilizzano la cover Facebook per comunicarlo, con un visual che evidenzi la posizione del pulsante “Mi Piace” e un copy che suggerisca i motivi per farlo. Altri brand inseriscono all’interno del meccanismo del content gate alcune call to action, in forma di pulsanti, come ad esempio “Diventa fan”, cliccando i quali si viene reindirizzati alla pagina Facebook.

Chiedere il ‘Like’ agli utenti può aiutare ad accrescere la fanbase. Per comunicarlo si può utilizzare lo spazio grafico della cover Facebook oppure inserire delle call to action nel form da compilare per accedere a contest o promozioni, come qui sopra.

Chiedere il ‘Like’ agli utenti può aiutare ad accrescere la fanbase. Per comunicarlo si può utilizzare lo spazio grafico della cover Facebook oppure inserire delle call to action nel form da compilare per accedere a contest o promozioni, come qui sopra.

4. Continua a utilizzare app terze parti per gestire i contest. Assicurati però che il concorso metta in palio premi rilevanti e in linea con la brand identity. Offrendo premi allettanti a un’audience correttamente profilata sarà più facile ottenere dei Like di alta qualità e preparare così una solida base da cui partire per le iniziative future.

5.  Aggiungi i social plugin di Facebook sul tuo sito e sul corporate blog. La presenza di un pulsante per diventare fan della pagina unito a un’efficace call to action può fare miracoli nel convertire i visitatori del sito in fan su Facebook. L’importante è usare un po’ di creatività!

Il celebre image-hosting site Imgur ha organizzato un “Facebook Like Day” pubblicando un banner sul proprio sito. Utilizzando un buon claim e una ragione convincente per dare il Like Imgur ha trasformato tanti leads in fan su Facebook.

Il celebre image-hosting site Imgur ha organizzato un “Facebook Like Day” pubblicando un banner sul proprio sito. Utilizzando un buon claim e una ragione convincente per dare il Like Imgur ha trasformato tanti leads in fan su Facebook.

6. Non esiste solo Facebook. Oltre che dal proprio sito, gli utenti possono arrivare su Facebook anche in altri modi. Ad esempio cliccando il link inserito in un messaggio di posta elettronica. Inviare una DEM ai propri contatti invitandoli a dare “Mi Piace” alla pagina e offrendo loro un valido motivo per farlo è una cosa abbastanza frequente per le aziende. E decisamente sensata: le mailing list di solito presentano un ROI maggiore rispetto ad altri mezzi, il che le rende strumento privilegiato anche per la raccolta di Like. L’importante in questo caso è mandare un’email esclusivamente focalizzata sulla richiesta di Like, che chieda chiaramente l’azione e che offra un benefit in linea con i valori del brand, tale da rendere allettante l’azione.

7.  Ricorri a campagne “Facebook Ads” altamente mirate. È cruciale identificare la target audience, dopo di che l’advertising su Facebook permette di guadagnare leads e Like di qualità. Cosa che con il Like-gate o comprando fan un tanto al chilo non sarebbe possibile.

like-gate

In conclusione, c’è vita oltre al Like Gate. L’importante per i brand è ripensare ai propri obiettivi, riducendo l’importanza del numero fan tra le metriche di valutazione dei risultati e definendo un posizionamento di nicchia con cui rispondere ai bisogni degli utenti con un contenuto interessante, unico, accattivante. È il momento di usare la creatività per inventare modi nuovi per raggiungere gli obiettivi di sempre.

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Italians love Facebook: infografica

Facebook

We Are Social ha pubblicato di recente un’infografica che fornisce un’istantanea del rapporto tra Italiani e Facebook: quanti lo usano, come lo usano, con quale dispositivo si connettono ecc. Il grafico è un’elaborazione dai dati del Global Web Index e dalla piattaforma advertising di Facebook. Leggi il seguito di questo post »

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10 consigli alle aziende per usare Instagram con successo – parte 2

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Nel post precedente vi abbiamo dato i primi 5 consigli per chi voglia gestire un account Instagram di tipo business. Ora ve ne diamo altri 5 – il tutto naturalmente senza pretesa d’esaurire l’argomento.  Leggi il seguito di questo post »

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10 consigli alle aziende per usare Instagram con successo – parte 1

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Il social network per la condivisione di foto sta passando un momento d’oro. E non solo perché vanta 200 milioni di active user (erano 25 milioni al momento dell’acquisto da parte di Facebook nel 2012). Instagram è anche usato dal 71% dei marchi presenti su Interbrand 100, e il numero di aziende che ha un profilo qui è destinato ad aumentare.  Leggi il seguito di questo post »

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8 trucchi del social media marketing per il non profit

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Se operate per conto di un’organizzazione non lucrativa probabilmente già sapete che i social media permettono come nessun altro mezzo di creare relazioni e coinvolgere chi gravita attorno alla non profit – donatori, volontari o simpatizzanti della causa. Creare una community che condivide la propria missione fornisce anche un ottimo supporto alla diffusione virale dal momento che molto spesso sono le persone stesse a diventare megafono delle campagne e degli eventi dell’organizzazione condividendole con gli amici.

Le statistiche parlano chiaro: il 91% dei professionisti del non profit usano Facebook, il 69% Twitter, il 65% YouTube. Solo il 17% usa Instagram e il 24% ricorre a Pinterest. Il 61% degli addetti del settore pensa che i social media siano un’efficace tattica di content marketing. E lo dimostrano nei fatti, dato che il 25% ha in atto una strategia di content marketing social. Le non profit che producono le campagne di content marketing più efficaci utilizzano in media 5 piattaforme/social network. (Fonte CMI’s 2014 Nonprofit Content Marketing Study). Leggi il seguito di questo post »

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Sei modi per promuovere un brand su Pinterest

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Pinterest è il decano dei social network basati sul visual content. A 4 anni dal lancio nel 2010, ad oggi conta 70 milioni di utenti, 750 milioni di board per 30 miliardi di pin. (Clicca qui per altre interessanti statistiche su Pinterest).

Gli account business su Pinterest sono oltre mezzo milione, in continua crescita. E la percentuale sul totale dei referral social ai siti e-commerce che provengono da Pinterest è il 20%. Facile capire come per le aziende avere un profilo su Pinterest è oggi più che mai strategico. Leggi il seguito di questo post »

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Ecco i social network che vendono

Tasso di conversione dei principali social media

Tasso di conversione dei principali social media

Un’illuminante infografica di Shopify spiega quali piattaforme social producano maggiori conversioni. La celebre piattaforma di e-commerce ha analizzato i dati di 37 milioni di visite dai social media che si sono trasformate in 529mila ordini d’acquisto online. Questi i risultati.   Leggi il seguito di questo post »

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